Decreto nuovi bienni di Didattica della musica

E’ stato emanato il decreto che permette ai Conservatori e agli istitui musicali pareggiati sedi di Dipartimento di didattica della musica di attivare i “corsi di diploma accademico di secondo livello ordinamentali di didattica della musica e dello strumento ridefiniti come corsi di diploma accademico di secondo livello non abilitanti e ad accesso libero”.

Link al testo completo del decreto e agli allegati: http://www.miur.gov.it/web/guest/-/bienni-di-didattica-della-musi-1

Art. 1 – A decorrere dall’anno accademico 2017 – 2018 gli Istituti Superiori di Studi musicali – Conservatori di musica e gli Istituti musicali pareggiati – sedi di Dipartimenti di didattica della musica, sono autorizzati ad attivare corsi di diploma accademico di secondo livello ordinamentali di didattica della musica e dello strumento ridefiniti come corsi di diploma accademico di secondo livello non abilitanti e ad accesso libero.

Art. 2 – Gli ordinamenti didattici, gli obiettivi formativi e gli sbocchi professionali dei corsi di studio per il conseguimento del diploma accademico di secondo livello in didattica della musica e didattica dello strumento dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati sono riordinati secondo le allegate tabelle A e B che fanno parte integrante del presente decreto.

Art. 3 – I Conservatori di musica e gli Istituti musicali pareggiati provvederanno ad integrare i propri regolamenti didattici in conformità a quanto previsto dall’art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212 e nel rispetto di quanto previsto nel presente decreto e nel decreto ministeriale 3 luglio 2009, n. 90.

IL MINISTRO
Sen. Valeria Fedeli

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Nuovi bienni di Didattica della musica nei Conservatori

NUOVI BIENNI DI DIDATTICA DELLA MUSICA NEI CONSERVATORI

I bienni ordinamentali di II livello di Didattica della Musica a numero non programmato potranno finalmente partire.
E’ stato infatti firmato da parte del Ministro un Decreto che consentirà ai Dipartimenti di Didattica della Musica di attivare presso i Conservatori i suddetti bienni, colmando così il vuoto venutosi a creare nell’offerta formativa di II livello a causa del passaggio dal precedente sistema di formazione iniziale dei docenti (DM 249/2010) all’attuale regime inaugurato con la legge 107/2015 e basato, invece, sul requisito del possesso dei 24 CFA/CFU in ambito antropo-psicopedagogico e delle metodologie e tecnologie didattiche.
Il DDM-GO, nel ringraziare i funzionari e i decisori politici che si sono attivati a tal fine, esprime grande soddisfazione per un risultato perseguito instancabilmente e con determinazione per oltre un anno e mezzo.

La Segreteria del DDM-GO (Docenti di Didattica della Musica – Gruppo Operativo)

Anna Maria Freschi
Giovanna Guardabasso
Stefano Lorenzetti
Roberto Neulichedl
Francesco Possenti

 

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Nota del DDM-GO in merito al DM 616 (24 crediti)

DDM-GO Docenti di Didattica della Musica – Gruppo Operativo

[http://sites.google.com/site/ddmgo1/afamdidamus.altervista.org]

Nota in merito al D.M. 616 del 10.8.2017 e relativi Allegati: Percorsi formativi e modalitá organizzative per il conseguimento dei 24 crediti previsti dal Dlgls 59 del 13 aprile 2017 per l’accesso ai futuri concorsi del percorso FIT.

Il DDM-GO, tramite la propria segreteria, ha seguito da vicino l’iter del Decreto 616 con proposte condivise e discusse nella propria Assemblea Telematica Permanente per ottenere che ai Dipartimenti di Didattica della musica venisse riconosciuto un ruolo appropriato nel nuovo sistema di formazione iniziale dei docenti.

Con una costante e vigile attenzione ai diversi passaggi che hanno portato all’emanazione del Decreto, il DDM-GO ha prodotto e trasmesso ai referenti istituzionali e politici proprie proposte che prevedevano non solo l’inclusione mirata dei codici del settore didattico (CODD*), bensì anche l’inserimento dei codici relativi ai settori musicologico, compositivo e della musica elettronica, con riferimento alle specifiche nuove classi di concorso dei Licei Musicali [cfr. documento allegato].

Da una prima lettura del DM 616 si rileva quindi l’accoglimento dell’istanza con la quale si chiedeva che i settori artistico-disciplinari CODD venissero inclusi in tutti gli ambiti previsti per il conseguimento dei 24 crediti. Il Decreto prevede infatti l’ammissibilità dei settori disciplinari:

  • CODD04, negli ambiti della Pedagogia e della Psicologia
  • CODD06, nell’ambito dell’Antropologia
  • Tutti i codici da CODD01 a CODD07 (indicati nell’allegato C), nell’ambito delle Metodologie e tecnologie didattiche

Sono parte integrante del Decreto tre Allegati: l’Allegato A individua gli Obiettivi formativi, i contenuti e le attività formative relative ai 24 crediti, indicando altresì le conoscenze necessarie ai candidati del futuro concorso nazionale per il percorso FIT; l’Allegato B – relativo al solo sistema universitario – delinea i contenuti e le attività formative relative ai 24 crediti e comprende una parte trasversale e una parte specifica per ogni classe di concorso. Tali Allegati, che ricalcano quanto trasmesso dal CUN con il suo parere del 7 giugno 2017, appaiono eccessivamente ampi e parcellizzati rispetto alla logica del nuovo sistema di formazione che richiederebbe invece una forte integrazione tra ambiti disciplinari. A nostro parere non si è inoltre ben ponderato il fatto che i 24 crediti riguardano una prima formazione di base degli studenti, e dovrebbero quindi concernere le essenziali conoscenze in merito ai processi di condivisione del sapere e ai basilari aspetti relazionali atti ad affrontare il successivo percorso di specializzazione FIT. Non pare infatti realistico che la vasta elencazione di contenuti formativi indicata nell’allegato A possa trovare piena realizzazione in attività formative mirate a conseguire i previsti 24 crediti equivalenti a un periodo di studi inferiore a un semestre accademico.

L’Allegato C infine, relativo al settore AFAM, vede riconoscere l’inclusione di tutti i settori artistico-disciplinari di competenza dei dipartimenti di Didattica della musica da CODD01 a CODD07. Tuttavia, a parte l’apprezzamento per tale riconoscimento, va evidenziato che la declinazione di obiettivi formativi e altro risente di una visione non sempre coerente: da un lato affidandosi interamente a quanto già contenuto negli Allegati A e B, dall’altro limitandosi a una mera elencazione di contenuti spesso coincidenti con le denominazioni di discipline e campi disciplinari (con evidenti discrepanze, peraltro, circa la pertinenza di talune discipline indicate tra settori della musica, delle belle arti e della danza).

Come evidenziato e denunciato anche dalla Conferenza dei Docenti di Conservatorio [cfr. http://www.docenticonservatorio.org/il-misterioso-caso-del-verbale-21-con-allegati/] pare evidente che la perdurante assenza del CNAM (primario organo di rappresentanza istituzionale, al pari del CUN, del sistema dell’AFAM) non può certo giovare allo sviluppo dell’intero settore dell’Alta Formazione Artistica e Musicale e al ruolo che le è proprio nel nuovo sistema nazionale di formazione iniziale dei docenti.

 

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Formazione iniziale dei docenti – La proposta del DDM-GO

Per la formazione iniziale dei docenti di musica il DDM-GO (Docenti di Didattica della Musica – Gruppo Operativo) propone un vademecum per inquadrare la questione relativa ai 24 CF. Naturalmente in progress.

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Formazione dei docenti di musica e 24 crediti formativi

COMUNICATO DEL DDM-GO (Docenti di Didattica della Musica – Gruppo Operativo)

I Docenti di Didattica della Musica Gruppo Operativo (DDM-GO) stanno seguendo da tempo e con grande attenzione l’iter normativo applicativo della legge 107/2015 in materia di “Formazione Iniziale e Accesso ai Ruoli della professione Docente per la scuola secondaria”.

Il DDM-GO è impegnato in prima linea, anche tramite rapporti diretti con referenti istituzionali nazionali, per far sì che al sistema dell’AFAM sia riconosciuto il ruolo spettante nel campo della formazione dei docenti di discipline musicali. E se già nella legge 107/2015 sono richiamati non solo i Crediti Formativi Universitari (CFU), ma anche i Crediti Formativi Accademici (CFA), lo si deve sostanzialmente a precise indicazioni da noi presentate al legislatore.

In questo contesto, l’Università si è fatta sentire mediante il proprio organo rappresentativo, il CUN, il quale ha approvato un  parere sulla materia [cfr. https://www.cun.it/provvedimenti/sessione/209/parere/parere-del-7-6-2017].

Per contro – a causa anche del grave mancato rinnovo del CNAM – il settore dell’AFAM rischia di rimanere orfano di rappresentanza e, dunque, in totale balia delle decisioni prese da altri. Tali decisioni riguarderanno anzitutto i codici dei settori disciplinari validi per l’acquisizione dei 24 CF che consentiranno l’accesso ai futuri concorsi per i docenti; così come per i crediti che dovranno successivamente essere acquisiti durante l’anno di specializzazione (60 CF) e i due anni di tirocinio.

Per tutte queste ragioni, come Docenti di Didattica della musica abbiamo inteso richiamare l’attenzione della Conferenza dei Direttori circa l’urgenza di un parere, in assenza del CNAM, che possa risultare almeno rappresentativo del settore musicale nell’AFAM [cfr. https://afamdidamus.altervista.org/formazione-inziale-dei-docenti-quale-ruolo-per-lafam/]. Auspichiamo che anche altri soggetti vogliano fare proprio il nostro appello.

Nei prossimi giorni avanzeremo precise proposte in merito a contenuti formativi e relativi settori disciplinari

La Segreteria del DDM-GO

PS. Si richiama comunque la nota ministeriale del 23 giugno relativa all’imminente emanazione del decreto sulle modalità di acquisizione dei crediti formativi:

In arrivo il decreto con le modalità di acquisizione dei crediti formativi universitari necessari alle laureate e ai laureati non abilitati per poter partecipare al prossimo concorso per l’ingresso nella scuola secondaria previsto da uno dei decreti attuativi della Buona Scuola. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sentiti anche gli Organi consultivi di competenza, sta ultimando la stesura del provvedimento che sarà emanato entro la fine del mese di luglio.

Nel frattempo, nell’esclusivo interesse delle potenziali candidate e dei potenziali candidati, e per evitare affidamenti mal riposti o ingiustificati, si ritiene indispensabile sottolineare che i corsi attualmente pubblicizzati da diverse istituzioni, formative e non, sono promossi in totale mancanza dell’atto ministeriale che determinerà le inderogabili condizioni per il conseguimento e il riconoscimento dei crediti necessari quale requisito di accesso alle prossime procedure concorsuali.

Il decreto legislativo 59 del 2017, all’art. 5, prevede infatti che soltanto con decreto del Miur saranno “individuati i settori scientifico-disciplinari all’interno dei quali sono acquisiti i 24 CFU/CFA […] e gli obiettivi formativi, le modalità organizzative del conseguimento dei crediti in forma extra-curricolare e gli eventuali costi a carico degli interessati, nonché gli effetti sulla durata del corso per gli studenti che eventualmente debbano conseguire detti crediti in forma aggiuntiva rispetto al piano di studi curricolare”.

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Formazione iniziale dei docenti: quale ruolo per l’AFAM?

In merito allo «Decreto legislativo recante riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera b) della Legge n. 107/2015», il DDM-GO (Docenti di Didattica della musica – Gruppo Operativo) sta seguendo con attenzione lo svolgersi degli eventi, con particolare riferimento sia al problema del conseguimento dei 24 crediti relativi negli ambiti della Pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione, della Psicologia, dell’Antropologia e delle Metodologie e tecnologie didattiche, sia per quanto riguarda il cosidetto percorso FIT (corso di specializzazione e biennio di tirocinio).

In particolare desta preoccupazione la bozza di parere del CUN sul decreto in oggetto, in quanto sembrerebbe lasciar intravvedere una visione ancillare da parte dell’AFAM rispetto al settore della musicologia del sistema universitario.

A tal proposito il DDM-GO ha inviato, in data 19 giugno 2017, al Presidente della conferenza dei Direttori il seguente documento:

Al Presidente della Conferenza dei Direttori dei Conservatori di musica e degli IMP

Oggetto: richiesta su 24 CFA e percorso FIT

Con il DLvo 59/2017 ha preso il via l’attuazione del riordino del sistema di formazione iniziale, tirocinio e inserimento professionale dei futuri docenti di scuola secondaria, all’interno di un percorso unitario verticale (definito FIT) che prevede:

  1. l’acquisizione per l’accesso ai nuovi concorsi di alcune conoscenze/competenze di base certificate mediante la maturazione di 24 CF negli ambiti della Pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione, della Psicologia, dell’Antropologia e delle Metodologie e tecnologie didattiche
  2. un anno di specializzazione (60 CF di cui 16 destinati alle attività di tirocinio diretto e indiretto)
  3. due anni di tirocinio affiancati da attività di sostegno alla formazione continua e alla ricerca/azione (computate in 30 CF).

In questo quadro articolato si deve dunque collocare una proposta di erogazione dei suddetti crediti (o parte di essi) all’interno delle Istituzioni dell’AFAM, in primis nei Conservatori e negli IMP dove sia attivo un Dipartimento di Didattica della Musica e dello strumento con gli annessi percorsi di I e II livello già sedi di TFA.

Si richiama dunque l’attenzione della Conferenza dei Direttori di Conservatori e IMP circa la necessità di trasmettere con urgenza al Ministro competente una propria proposta autonoma atta a preservare le prerogative formative delle Istituzioni dell’AFAM nel campo della professione docente, per le quali da decenni sono state istituite le Scuole di Didattica della musica.

Ciò anche alla luce del parere del CUN del 7 giugno 2017 il quale, con riferimento alle classi di concorso A29/A30, Musica nella scuola secondaria (pp. 43 e 105[1] dell’allegato) e a quelle relative a tre discipline caratterizzanti dei Licei Musicali, A53 – Storia della musica, A63 – Tecnologie musicali e A64 – Teoria, analisi e composizione (ivi, pp. 66 e 132[2]), fornisce indicazioni relativamente al sistema universitario, ma non relativamente al settore AFAM:

Tali indicazioni, in alcuni passaggi (vedi note), lasciano tuttavia intravvedere una visione ancillare da parte dell’AFAM rispetto al settore della musicologia del sistema universitario.

Risulta quindi urgente che il sistema dell’AFAM elabori proprie proposte onde salvaguardare le specifiche prerogative formative nel campo delle discipline artistico-musicali sia per quanto riguarda i 24 CF, sia per l’intero percorso FIT.

Al fine di quanto sopra si chiede dunque la costituzione di un’apposita commissione che elabori in tempi celeri una specifica proposta. Dichiariamo la nostra disponibilità a far parte di detta commissione e a fornire alcune indicazioni di merito che stiamo elaborando anche attraverso una consultazione allargata dei Dipartimenti di Didattica della musica.

La segreteria operativa del DDM-GO [ddm_go@libero.it]

19 giugno 2017

[1] Dall’allegato del CUN, p. 105: “Gli argomenti esposti sono pensati per fino a 18 CFU di didattica della musica per l’intero percorso FIT. Il percorso per queste classi di concorso dev’essere organizzato in collaborazione con istituzioni AFAM, che offriranno insegnamenti per coprire una quantità analoga di crediti di didattica delle discipline di loro competenza”.

[2] Ivi, p. 132 “Gli argomenti esposti sono pensati per descrivere fino a 30 CFU di didattica della musica per l’intero percorso FIT. Il percorso per questa classe di concorso può essere organizzato in collaborazione con istituzioni AFAM, che offriranno insegnamenti per coprire crediti di didattica delle discipline di loro competenza.”

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Corsi abilitanti: fabbriche di illusioni? Lettera al Ministro Giannini

Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca On. Stefania Giannini

On. Ministro

da notizie di stampa risulta che alla domanda dell’intervistatore secondo la quale “I corsi abilitanti (Tfa e Pas) non hanno assolto alla loro funzione. Penso alla predominanza della didattica sulla conoscenza della disciplina” nella Sua veste di Ministro avrebbe affermato “Lei ha ragione: sono fabbriche di illusioni, che hanno prodotto solo frustrazioni per chi li ha frequentati (pagando) e per chi vi ha insegnato. Stiamo preparando una delega (alla Legge 107/15 n.d.r.) che metterà ordine in questo campo: formare ottimi insegnanti […] Non vi è dubbio che la conoscenza della disciplina venga sempre prima della didattica“.

In qualità di docenti che hanno seguito i percorsi di TFA nell’ambito dell’AFAM esprimiamo vivo sconcerto per le Sue dichiarazioni. Nel merito desideriamo farLe presente che:

  1. Risulta assolutamente scorretto affermare che i motivi del presunto insuccesso formativo dei TFA vada ricercato in una prevalenza della didattica sulla conoscenza della disciplina. Chi ha avuto accesso a questi corsi era già in possesso di una Laurea magistrale o di un Diploma Accademico di II livello a forte impronta disciplinare.
  2. I docenti abilitati con TFA sono stati selezionati con tre prove di ingresso disciplinari e il titolo è stato conseguito a seguito di un esame abilitante avente valore di Esame di Stato.
  3. L’AFAM è stato l’unico settore ad ottemperare alla funzione prevista dal D.M. 249/2010: un Corso di Diploma Accademico di II livello seguito da un anno di TFA (per un totale di tre anni di formazione disciplinare e didattica!) che hanno permesso di formare ottimi insegnanti. Ci auguriamo vivamente che la delega a cui Lei fa riferimento possa fare altrettanto.
  4. Da parte di un Ministro della Repubblica appare preoccupante affermare che i TFA non abbiano assolto alla loro funzione, individuandone una debolezza intrinseca, senza considerare gli enormi ritardi e disservizi che costantemente caratterizzano l’opera del MIUR e degli Uffici scolastici Regionali e senza che ne sia assunta responsabilità.

Gentile Ministro,

come docenti e funzionari dello Stato, responsabili di processi formativi così importanti per il futuro del Paese, non siamo soliti arrenderci alle “frustrazioni”. Se la delega prevista dalla L. 107/2015 verrà emanata, stia certa, faremo di tutto come sempre fatto (e sempre senza frustrazioni) per farla funzionare al meglio. Se in questi ultimi due decenni abbiamo dovuto patire “frustrazioni”, ebbene queste non sono certo venute dalla passione professionale riposta nel nostro lavoro di didatti disciplinari. Abbiamo patito invece la reiterata mancata o sbagliata governance in questo settore da parte del Ministero a Lei ora affidato. Fare della formazione iniziale dei docenti terreno di scontro politico è la peggior frustrazione che una classe dirigente possa infliggere a intere generazioni.

A Lei, quindi, chiediamo almeno rispetto per chi ha ottemperato a una Legge dello Stato e per i tanti studenti che, nonostante tutto e sempre nel rispetto della legge, con sincera passione e sacrificio hanno seriamente intrapreso un percorso per diventare docenti.

I Docenti di Didattica della Musica – Gruppo Operativo (DDM-GO)

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Iscritti ai vari corsi di Didattica della musica A.A. 2015-2016

Elaborazione dei dati presenti in: http://statistica.miur.it/scripts/AFAM/vAFAM1.asp

Nel file allegato sono riportati i numeri degli iscritti ai vari corsi afferenti alla Scuola di Didattica della musica dei Conservatori di musica e degli Istituti Musicali Pareggiati nell’a.a. 2015-2016.

Iscritti corsi didattica 2015-2016

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Conversioni cattedre afferenti alle Scuole di Didattica della musica

Presa di posizione in merito ad alcune delibere dei Consigli Accademici di alcuni Conservatori vòlte alla conversione di cattedre uniche relative ai settori disciplinari delle Scuole di Didattica della musica (CODD01, 02, 04, 05, 06).
L’iniziativa è promossa dal DDM-GO (Docenti di Didattica della Musica – Gruppo Operativo)

 

Al Ministro On. Stefania Giannini

Al Sottosegretario On. Angela D’Onghia

Al Direttore Generale Dott.ssa Maria Letizia Melina

Al Capo di Gabinetto Dott. Alessandro Fusacchia

Al Presidente della Conferenza dei Direttori dei Conservatori

e p. c.

alle OO.SS.

Oggetto: Conversioni cattedre afferenti alle Scuole di Didattica della musica

     Preso atto che in alcuni Conservatori di musica si è proceduto a delibere vòlte alla conversione di cattedre proprie dei settori disciplinari delle Scuole di Didattica della musica (CODD 01, 02, 04, 05, 06), con la presente intendiamo esprimere forte preoccupazione e netto dissenso in merito a tali conversioni.

     In primo luogo esse ci appaiono in contrasto con le indicazioni contenute nella Nota 24 luglio 2012 Prot. n. 5150: «Si comunica che nell’incontro del 19 luglio u.s. con le Organizzazioni sindacali di settore, l’Amministrazione ha convenuto sulla necessità di non rendere indisponibili e convertibili le cattedre uniche. Pertanto non saranno accolte le modifiche deliberate in tal senso tranne casi di effettive e documentate esigenze didattiche motivate dalla carenza di iscrizioni» e nella Nota 22 aprile 2013 Prot. 2529: «In sede di conversione delle cattedre e di eventuale indisponibilità delle stesse andranno valutate le esigenze connesse all’offerta formativa e alle eventuali sopravvenute esigenze didattiche […] avendo particolare riguardo alle cattedre uniche soprattutto se di insegnamenti fondamentali».

     Non solo le cattedre in questione sono tutte cattedre uniche, ma non si comprende come tali delibere possano basarsi su esigenze connesse all’attività formativa, visto che le Scuole di Didattica della musica, nell’ambito dei Dipartimenti di Didattica della musica, dovranno far fronte nei prossimi anni accademici, oltre che alla gestione dei Trienni di Didattica della musica in ordinamento, agli impegni formativi e organizzativi connessi all’applicazione della Delega sulla formazione iniziale e in servizio degli insegnanti, prevista dalla Legge 107/15 (comma 181 lettera g) e alla ipotizzata realizzazione di altri TFA, soprattutto in relazione alle classi di concorso di nuova istituzione.

   Chiediamo quindi al Ministero, in coerenza con quanto asserito nelle succitate Note, di non autorizzare le conversioni deliberate dai Conservatori in relazione alle cattedre dei settori CODD01, CODD02, CODD04, CODD05, CODD 06.

   In secondo luogo ci appare poco lungimirante l’appiattimento della funzione dei Dipartimenti di Didattica della musica alla sola realizzazione dei percorsi abilitanti e la conseguente sottovalutazione della funzione strategica che i Dipartimenti di Didattica della musica svolgono sia all’interno che all’esterno delle istituzioni conservatoriali:

•  garantire sbocchi professionali stabili e qualificati agli studenti, la cui stragrande maggioranza trova un impiego sia come docente di ruolo nelle SMIM, sia come operatore musicale nella scuola dell’infanzia e primaria, sia come insegnante nelle scuole di musica, come documentano le indagini di cui si allega documentazione e che sono pubblicate nel Blog dei Dipartimenti di Didattica della musica (https://afamdidamus.altervista.org/sbocchi-professionali-dei-diplomati-in-didattica-della-musica-alcuni-dati/);

•  costituire indispensabili strumenti di raccordo e di interazione con le altre istituzioni formative del territorio (scuole primarie, SMIM, Licei musicali, Università, USR ecc.), che contribuiscono a diffondere la pratica strumentale e la cultura musicale, ad aumentare l’interesse nei confronti della musica e, di conseguenza, anche il numero di coloro che sono interessati a studiarla;

•  rappresentare centri propulsori della ricerca in campo didattico, sia all’esterno che all’interno del settore AFAM.

In sintesi lo smantellamento delle Scuole di Didattica della musica costituisce a nostro parere un macroscopico errore, che rischia fortemente di:

  • privare i Conservatori di una risorsa insostituibile per il collegamento con le istituzioni formative di base del territorio, presupposto essenziale per un congruo afflusso di studenti ai trienni e ai bienni;
  • depotenziare in modo irreparabile il ruolo paritario con l’Università che l’AFAM ha assunto nel sistema di formazione degli insegnanti;
  • privare i Conservatori di un settore importante della ricerca depotenziando il ruolo che essi potrebbero assumere in questo ambito.

Con osservanza,

la Segreteria del DDM-GO (Docenti di Didattica della Musica – Gruppo Operativo)

Prof.ssa Anna Maria Freschi (Conservatorio di Firenze) annafreschi@fastwebnet.it

Prof.ssa Giovanna Guardabasso (Conservatorio di Rovigo) giovannaguardabasso@alice.it

Prof. Roberto Neulichedl (Conservatorio di Alessandria) robertoneulichedl@libero.it

Prof. Stefano Lorenzetti (Conservatorio di Vicenza) slorenz@tin.it

Prof. Francesco Mario Possenti (Conservatorio di Latina) francescopossenti@libero.it

Per sottoscrivere inserire i dati richiesti e ricaricare la pagina.

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Trienni di I livello di Didattica della musica

Sui Trienni di Didattica della musica si è da tempo sviluppato un certo dibattito. Ricordo in particolare un contributo di Roberto Neulichedl pubblicato nel 2010 sul sito della “Associazione per l’abolizione del solfeggio parlato – L’alta formazione musicale in Italia” (>>> leggi).

Recentemente si sta riattivando il dibattito anche in relazione alla sopressione o al congelamento di alcune cattedre – in particolare quella di Pedagogia della musica – delle Scuole di Didattica della musica (segnale di una becera miopia di alcuni Consigli Accademici e di alcuni Direttori di Conservatorio). Su questo aspetto ricordo che già nel 2013 ci fu una dura presa di posizione promossa dal DDM-GO (Docenti di Didattica della Musica – Gruppo Operativo) con un documento sottoscritto da più di 150 docenti e inviato all’allora Ministro Carrozza (>>> leggi).

I problemi legati ai trienni di didattica sono soprattutto legati agli sbocchi occupazionali. Sarebbe interessante una documentazione delle esperienze in atto e dei risultati ottenuti. Per questo invito i colleghi a proporre resoconti delle proprie esperienze su questo blog.

Per favorire comunque un confronto e una discussione al riguardo ritengo utile raggruppare qui i link ai piani di studio di alcuni trienni (recuperati dai siti internet dei vari conservatori – segnalate eventuali errori od omissioni). Prego i colleghi di segnalare i propri piani di studio o inserendo direttamente il link o inviando al sottoscritto il file pdf.

Triennio Didattica della musica di Adria

Triennio Didattica della musica di Alessandria

Triennio Didattica della musica di Avellino

Triennio Didattica della musica di Bari

Benevento

Triennio Didattica della musica di Bologna

Triennio Didattica della musica di Bolzano

Triennio Didattica della musica di Brescia

Triennio Didattica della musica di Cagliari

Campobasso

Triennio Didattica della musica di Castelfranco Veneto

Triennio Didattica della musica di Catania

Cesena

Como

Triennio Didattica della musica di Cosenza

Triennio Didattica della musica di Cuneo

Triennio Didattica della musica di Cuneo – Indirizzo per la disabilità

Triennio Didattica della musica – Strumenti di Fermo

Triennio Didattica della musica – Canto di Fermo

Ferrara

Triennio Didattica della musica di Firenze

Triennio Didattica della musica di Foggia

Triennio Didattica della musica di Frosinone

Genova

L’Aquila

Triennio Didattica della musica di La Spezia

Triennio Didattica della musica di Latina

Triennio Didattica della musica di Lecce

Triennio Didattica della musica di Livorno

Lucca

Mantova

Matera

Triennio Didattica della musica di Messina

Triennio Didattica della musica di Milano

Triennio Didattica della musica di Modena

Triennio Didattica della musica di Monopoli

Triennio Didattica della musica di Novara

Triennio Didattica della musica di Padova

Triennio Didattica della musica di Palermo

Triennio Didattica della musica (Canto, Chitarra, Organo, Pianoforte, Strumenti d’orchestra) di Parma

Triennio Didattica della musica di Perugia

Triennio Didattica della musica di Pesaro

Triennio Didattica della musica di Pescara

Piacenza

Potenza

Reggio Calabria

Roma

Triennio Didattica della musica di Rovigo

Triennio Didattica della musica di Salerno

Triennio Didattica della musica – Didattica di base di Sassari

Triennio Didattica della musica – Didattica strumentale di Sassari

Siena

Triennio Didattica della musica di Torino

Trapani

Triennio Didattica della musica di Trento

Triennio Didattica della musica di Trieste

Triennio Didattica della musica di Udine

Triennio Didattica della musica di Venezia

Verona

Vibo Valentia

Triennio Didattica della musica di Vicenza

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