Documenti Giornata di studi DDM-GO – Firenze 18 marzo 2016

1) Documento base introduttivo ai lavori                                                      

2) Relazione introduttiva (a cura di Roberto Neulichedl)

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Documento introduttivo alla Giornata di studi – DDM-GO:

Riflessioni e proposte sulle Deleghe previste dalla Legge 107/2015

(comma 181 lett. g e lett. b)

a cura del DDM-GO (Docenti di Didattica della musica – Gruppo Operativo)

La Legge 107/2015 si pone l’ambizioso obiettivo di “realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica”, nonché di promuovere “pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini”.
In questo quadro, due sono i piani di intervento che ­ mediante lo strumento della delega ­ interessano e investono in particolare i Dipartimenti di Didattica della Musica dei Conservatori:

1) il “riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria” (comma 181 lett. b);

2) la “promozione e diffusione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio e della produzione culturali, musicali, teatrali, coreutici e cinematografici e sostegno della creatività connessa alla sfera estetica” (comma 181, lett. g).

1. Formazione iniziale e accesso all’insegnamento: i Dipartimenti di Didattica della musica “virtuosi” del transitorio

Questa delega interessa direttamente i Dipartimenti di Didattica della Musica, che da oltre 40 anni ­ e attraverso differenti fasi e sistemi ­ hanno svolto un ruolo fondamentale nella formazione dei docenti di discipline musicali.  Da almeno 18 anni, in particolare, il sistema dell’AFAM è stato posto in costante fibrillazione assieme a tutto il sistema scolastico e tale fibrillazione ha investito in pieno soprattutto i nostri Dipartimenti, poiché le varie riforme del sistema scolastico – più o meno compiute – hanno rimodellato a più riprese il sistema della formazione iniziale, delle abilitazioni e quindi del reclutamento.

In questi progressivi rimodellamenti, forse per i nostri numeri ridotti, siamo stati spesso totalmente “dimenticati” dal legislatore e per questo dal 2002 ci siamo organizzati come gruppo di coordinamento dei Dipartimenti di didattica della musica (v. scheda allegata), con lo scopo di farci ascoltare in ogni sede, di applicare al meglio i repentini cambiamenti normativi adattandoci alle diverse fasi transitorie, di offrire contributi ad una riprogettazione efficace del sistema di formazione iniziale degli insegnanti

Crediamo dunque che tali competenze sulla formazione iniziale degli insegnanti e sulla gestione del transitorio possano offrire un contributo utile al fine di affrontare per tempo le possibili criticità connesse alle prospettive aperte dalla legge 107/2015, con riferimento particolare al sempre delicato momento di transizione tra vecchio e nuovo sistema.

Premesso che la materia risulta molto complessa – in quanto deve considerare il rapporto venutosi a instaurare nel tempo tra tre momenti: quello della formazione iniziale, dell’abilitazione e, infine, dell’accesso all’insegnamento – elencheremo schematicamente i punti principali di attenzione.

A)     Competenze in entrata (punto 2 della Delega)

I principi delineati dalla Delega prevedono che l’accesso al concorso avvenga mediante il “possesso di un diploma di laurea magistrale o di un diploma accademico di secondo livello per le discipline artistiche e musicali, coerente con la classe disciplinare di concorso” (comma 181, lett. b, punto 2) e che tale accesso avvenga, comunque, “anche in base al numero di crediti formativi universitari acquisiti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e in quelle concernenti le metodologie e le tecnologie didattiche, comunque con il limite minimo di ventiquattro crediti conseguibili sia come crediti curricolari che come crediti aggiuntivi”.

A tal proposito si segnala l’esigenza di:

  • valorizzare nei punteggi in ingresso i diplomi di II livello a indirizzo didattico (vedi bienni attivati sulla base dell’art. 9 del DM 249/2010);
  • chiarire la natura dei 24 crediti (minimi) necessari per accedere al concorso e le modalità per la loro acquisizione anche per coloro che risultino già diplomati; quindi
    • verificare se possono essere maturati nell’arco dei 300 CFA/CFU (ossia i 180+120, secondo l’ECTS) oppure solo ed esclusivamente nel II livello;
    • nel caso di 24 “crediti aggiuntivi”, specificare le possibili modalità di acquisizione e certificazione degli stessi (che potrebbe avvenire sia all’interno del diploma supplement [1], sia tramite appositi master o corsi progettati a tale scopo);
  • assegnare un adeguato rilievo fra i 24 crediti (minimi) alle competenze didattico-disciplinari, cerniera indispensabile non solo fra competenze disciplinari e antropo-psico-pedagogiche (contrapposte o semplicemente affiancate nei Piani di studio delle SSIS e dei TFA), ma anche fra la padronanza di teorie e modelli psico-pedagogici e metodologici e la concreta azione didattica in relazione ai contenuti disciplinari; in questo campo i Dipartimenti di Didattica della musica – probabilmente unico esempio in Italia di Dipartimenti specializzati sulle didattiche disciplinari sia nel mondo universitario che nell’AFAM – possono documentare un ricchissimo patrimonio di esperienze e di buone pratiche. Fra l’altro tali competenze costituiscono una base indispensabile per un’adeguata preparazione al Concorso a cattedre.
  1. B.     Corso annuale per il conseguimento del Diploma di specializzazione per l’insegnamento secondario (punto 3 della Delega)

In base alle esperienze pregresse (SSIS, Bienni abilitanti DM 137/2007, Bienni a indirizzo didattico + successivo TFA DM 249/2010) si richiama l’attenzione sui seguenti punti:

  • chiarire se l’anno di formazione vedrà affiancate le didattiche disciplinari al tirocinio (specificando il ruolo fondamentale della Scuola e delle sue figure, quali tutor ecc.);
    • preservare la dimensione laboratoriale e riflessiva della formazione didattica;
    • studiare come riconoscere crediti (in tutto o in parte) dell’anno di specializzazione a coloro che abbiano già svolto un TFA o risultino comunque in possesso di un’abilitazione
    • evitare che si crei un’ambiguità fra “specializzazione” e “abilitazione”, ambiguità che produrrebbe il perpetuarsi di sanatorie e contenziosi.
  1. C.     Fase transitoria (punto 5 della Delega)

Va verificato in che misura possano continuare ad essere applicati gli artt. 9 e 10 del DM 249/2010, in considerazione del fatto che per la sola classe di concorso A077 (Strumento musicale) sono stati attivati due cicli dello specifico biennio a indirizzo didattico per l’accesso al successivo TFA ordinario. Per tutte le altre classi di concorso, invece, sono stati attivati esclusivamente i TFA in regime transitorio previsti dall’art. 15. Quindi:

  • quali percorsi si potranno e dovranno prevedere nei prossimi anni per coloro che, legittimamente, intendono continuare a conseguire un’abilitazione, tenendo conto fra l’altro che “A decorrere dall’anno scolastico 2016-17, l’inserimento nelle graduatorie di circolo e d’istituto può avvenire esclusivamente a seguito del titolo di abilitazione” (Art. 1 c. 107)?
    • in che modo l’acquisizione di ulteriori abilitazioni varrà in prospettiva?

Nella fase transitoria riterremmo risolutiva una “liberalizzazione” dell’accesso ai percorsi abilitanti, in considerazione del fatto che:

  • l’accesso al TFA risulta attualmente subordinato a un numero programmato, spesso non realistico rispetto alle cattedre disponibili, che crea errate aspettative e contenziosi anche rispetto alle molteplici procedure concorsuali e di selezione;
    • l’abilitazione all’insegnamento costituisce una “patente” attestante competenze didattiche spendibili in tutta Europa, anche in numerosi settori formativi non statali.

Tale liberalizzazione sarebbe in linea con il nuovo sistema prefigurato dalla 107, in cui il numero di cattedre disponibili è definito unicamente in sede di concorso e che giustamente già prevede la possibilità di “abilitare” (o comunque “specializzare”) personale oltre il fabbisogno della scuola statale (vedi possibilità che il “conseguimento del diploma di specializzazione di cui al numero 3.1) costituisca il titolo necessario per l’insegnamento nelle scuole paritarie”, art. 1 c. 181 lett. b punto 8).

2. I Dipartimenti di Didattica della musica come catalizzatori nel potenziamento della formazione artistica

Negli ultimi decenni la formazione nel campo della musica e delle arti ha conosciuto in Italia una crescita quantitativa e qualitativa molto rilevante, ma tale crescita, con i relativi risultati in termini di diffusione di base della formazione musicale, è dovuta più a iniziative autonome delle singole istituzioni, dei territori e delle realtà formative di base piuttosto che a un disegno organico di potenziamento e organizzazione.

Segnaliamo a questo proposito tre esempi di fenomeni rilevanti sul piano formativo ma che necessitano di essere ricondotti a sistema:

  • la massiccia presenza nelle scuole dell’infanzia e primarie di “esperti didattico-musicali” esterni che, pur in presenza di Indicazioni Nazionali che prevedono l’insegnamento della musica all’interno del curricolo, suppliscono alle carenze formative dei docenti interni;
  • la diffusione capillare di associazioni e scuole di musica private e pubbliche sul territorio, pur in mancanza di un quadro normativo di riferimento;
  • la sovrapposizione, nel segmento che precede l’Alta Formazione Artistica e Musicale, di ambiti formativi diversi: SMIM, Licei musicali, corsi pre-accademici di Conservatori e ISSM.

Come Dipartimenti di Didattica della musica ci sentiamo direttamente coinvolti nei processi di potenziamento e messa a sistema dei suddetti fenomeni, in quanto essi toccano aspetti che hanno costituito tratto qualificante della nostra azione sin dalla nostra nascita come Scuole di Didattica della Musica. I nostri Dipartimenti, infatti, hanno avuto un ruolo decisivo nel raccordo con il territorio, nella sperimentazione allargata a ogni segmento formativo, nella costante ricerca e innovazione didattica, nella formazione in servizio e ricorrente, nella progettazione e riprogettazione didattica e sistemica. Tra l’altro rilasciamo da anni Diplomi Accademici di I livello in Didattica della musica specificamente rivolti alla formazione di operatori nella fascia di età 0-10 anni. Riteniamo quindi, nella nostra posizione al confine fra mondo dell’AFAM e mondo della formazione musicale di base, di poter dare un contributo fattivo sia nella progettazione di architetture formative che favoriscano la messa a sistema di questa filiera formativa, sia nella realizzazione di iniziative di raccordo e di formazione didattico-musicale che possano favorire una qualificazione degli operatori che agiscono all’interno di tale filiera.

In particolare ci rendiamo disponibili a collaborare nella direzione di:

  • definire uno standard di competenze didattico-musicali necessarie per intervenire come esperti esterni nella scuola dell’infanzia e della scuola primaria e progettare/gestire, anche in collaborazione con agenzie formative del territorio, percorsi finalizzati alla costruzione di tali competenze;
  • riqualificare attraverso una formazione in servizio le competenze didattico-musicali dei docenti interni della scuola dell’infanzia e primaria con specifici titoli musicali e dei docenti della secondaria superiore che si trovano ad insegnare nella scuola primaria (v. Legge 107); in questo campo abbiamo ripetutamente collaborato con il MIUR a progetti di formazione (Millecori, corsi DM8/11)
  • formare docenti di musica e di strumento per il settore amatoriale e per l’educazione permanente (v. proposta di liberalizzazione dei bienni al punto 1)
  • formare figure di sistema (coordinatori, formatori, ecc.) che possano promuovere progetti di rete.

Formuliamo quindi le seguenti proposte:

  • attivazione nei Conservatori sedi di Dipartimenti di Didattica di gruppi di lavoro con funzioni di progettazione, coordinamento, consulenza e documentazione relativi alle attività formative musicali del territorio e all’educazione permanente;
  • attivazione di Dottorati di ricerca per l’approfondimento di tematiche relative alla progettazione educativa, al rapporto con altri linguaggi artistici, alle sinergie tra linguaggi artistici e nuove tecnologie, anche in previsione dell’avvio di poli a orientamento artistico e performativo;
  • creazione di un gruppo di lavoro per la definizione di standard formativi in campo didattico-musicale che, armonizzando il Piano nazionale di formazione di cui al comma 124 (e richiamato, per la musica al comma 20) e  la proposta di legge AC 2656 “Disciplina delle professioni di educatore e di pedagogista”, qualifichino le figure specialistiche del docente di musica per la scuola primaria e dell’educatore/atelierista per la scuola dell’infanzia, in modo da validare le competenze possedute dai docenti già in servizio e progettare specifici corsi di specializzazione post laurea per i nuovi docenti;
  • istituzione in collaborazione con INDIRE di un Centro Nazionale di Documentazione, Ricerca e Innovazione della Didattica Musicale che faccia capo ai Dipartimenti di Didattica della Musica presso i Conservatori.
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Formazione iniziale degli insegnanti e “filiera” musicale: verso la progettazione di architetture formative di sistema

Giornata di studi promossa da Docenti di Didattica della Musica – Gruppo Operativo (DDM-GO) e Dipartimento di Didattica della musica del Conservatorio di Firenze

Venerdì 18 marzo 2016
Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” – Sala del Buonumore
Piazza delle Belle Arti, 2 – 50122 FIRENZE

Data la limitatezza di posti a disposizione nella sala, è opportuno registrarsi compilando il modulo reperibile al link https://docs.google.com/forms/d/19zi1O6OrBEZ1FPBjBmnrKTBRdvGTQ6ArfGAOhQSN-z8/viewform

Programma

ore 10.45

Saluti di apertura e interventi introduttivi a cura della Segreteria del DDM-GO- Tirocinio, tutor e figure strategiche nella scuola: Riccardo Scaglioni, Presidente ANFIS – Ass. Naz. Formatori Insegnanti Supervisori.

ore 11.45

Interventi di:

Dott.ssa Loredana Leoni (Ufficio della segreteria del Sottosegretario MIUR Davide Faraone)

On. Manuela Ghizzoni (Componente 7a Commissione della Camera dei Deputati)

Sen. Elena Ferrara (Componente 7a Commissione del Senato della Repubblica)

Giovanni Di Fede (Consigliere CdA INDIRE)

ore 13,00 ~ 14.00 Dibattito e conclusioni
con contributi dei settori interessati (AFAM, Licei musicali, SMIM, Forum per l’educazione musicale).

La Legge 107/2015 afferma “il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza” e si pone l’ambizioso obiettivo di “realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica”, nonché di promuovere “pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini”. In questo quadro, due sono i piani di intervento che mediante lo strumento della delega interessano e investono in particolare i Dipartimenti di Didattica della Musica dei Conservatori:
1) il “riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria” (c. 181 lett. b);
2) la “promozione e diffusione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio e della produzione culturali, musicali, teatrali, coreutici e cinematografici e sostegno della creatività connessa alla sfera estetica” (c. 181, lett. g).
La prima delega, sulla Formazione iniziale, interessa direttamente i Dipartimenti di Didattica della Musica, che da oltre 40 anni e attraverso differenti fasi e sistemi hanno svolto un ruolo fondamentale nella formazione dei docenti di discipline musicali. La seconda delega che interessa la “filiera”, invece, tocca aspetti che hanno costituito tratto qualificante degli stessi Dipartimenti i quali, sin dalla loro nascita come Scuole di Didattica della Musica, hanno avuto un ruolo decisivo nel raccordo con il territorio, nella sperimentazione allargata a ogni segmento formativo, nella costante ricerca e innovazione didattica, nella formazione in servizio e ricorrente, nella progettazione e riprogettazione didattica e sistemica.
È a partire da questo ricco retroterra che il DDM-GO (Docenti di Didattica della Musica – Gruppo Operativo) promuove questa giornata di studi, nella quale, grazie al confronto con importanti decisori politici, si cercherà di delineare alcune prospettive di concreta realizzazione della riforma, individuando in essa il ruolo assegnabile ai Conservatori di Musica e ai suoi Dipartimenti di Didattica anche in ottica sistemica e di valorizzazione dell’intera “filiera” formativa nel campo delle arti performative.

Locandina Giornata 18 marzo DDM-GO

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Documento degli iscritti al TFA A077

AL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

ISTANZA PER LA MODIFICA DEI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI IN PREVISIONE DEL CONCORSO DA INDIRE AI SENSI DELL’ART. 1 comma 114 della L. 13 luglio 2015, n. 107 – CLASSE DI CONCORSO IN STRUMENTO A/77

Noi sottoscritti come identificati in calce al presente documento, in qualità di ammessi alla frequenza del Tirocinio Formativo Attivo in oggetto, esponiamo quanto segue, con riserva di intraprendere le eventuali azioni legali nelle sedi competenti;
premesso che:
– abbiamo frequentato il biennio di formazione per docenti della classe a/77;
– solamente presso i conservatori per l’attuale classe di concorso in strumento a/77 (come
attualmente definita o come successivamente sarà codificata) sono stati svolti regolarmente i percorsi di studio previsti dalla normativa vigente (DM 249/2010) che prevedono un biennio di didattica per la formazione dei docenti oltre ad un anno di Tirocinio,
– per tutte le altre discipline non sono stati attivati i bienni ma solo i TFA straordinari previsti dall’art. 15 del Decreto Ministero Istruzione Università e Ricerca del 10 settembre 2010, n. 249, in G.U. Supplemento Ordinario n. 23/L del 31 gennaio 2011;
– in base a tale disparità di trattamento, ci troviamo ad aver svolto il biennio e ad essere al momento iscritti e frequentanti l’anno di tirocinio, mentre in tutte le altre discipline i nostri colleghi hanno già acquisito i requisiti richiesti e hanno completato la formazione dei docenti;
– in base all’art. 1 comma 114 della L. 13 luglio 2015, n. 107 deve essere bandito entro il 1° dicembre p.v. un concorso per titoli ed esami per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente per le istituzioni scolastiche ed educative statali, al fine della copertura, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, di tutti i posti vacanti e disponibili nell’organico dell’autonomia, nonche’ per i posti che si rendano tali nel triennio;
– a tale concorso possono accedere esclusivamente i candidati in possesso del relativo titolo di abilitazione all’insegnamento,
– i sottoscritti, non essendo chiara la sorte dei tirocinanti che potranno conseguire l’abilitazione solo al termine di questo anno accademico (presumibilmente nella sessione estiva – giugno/luglio 2016), rischiano di non poter conseguire tempestivamente i requisiti di partecipazione, a causa di una mera disparità di trattamento, non supportata da alcun criterio di ragionevolezza;
– considerato che potrebbe essere una soluzione equitativa e di buon senso, in attesa di chiarimenti normativi, ammettere con riserva i sottoscritti a presentare domanda al concorso previsto dall’art.1 comma 114 della L107,
– tale ammissione potrebbe consentire, agli attuali studenti tirocinanti per l’attuale classe a/77 già in possesso di biennio specialistico in didattica dello strumento (come si ricorda nuovamente), di poter accedere alle prove previste;
– la verifica dei requisiti richiesti per poter accedere alle graduatorie definitive potrebbe essere effettuata quando il quadro normativo e regolamentare fosse più chiaro ed equo;
– i sottoscritti potrebbero in ogni caso partecipare al concorso, anche considerando che in fattispecie analoghe, come ad esempio per l’accesso ai trienni di conservatorio, si viene ammessi all’esame di diploma e si può conseguire il titolo prima di dare l’esame di diploma di primo livello, quindi anche un mese prima di conseguire il titolo in conservatorio, con una medesima “ratio” normativa, volta a non penalizzare il candidato a causa dei tempi tecnici necessari allo svolgimento dei corsi;
– la medesima L.107 prevede un nuovo percorso per la formazione e il reclutamento degli insegnanti nella scuola pubblica e non è chiara la sorte e le prospettive future dei tirocinanti che potranno conseguire l’abilitazione solo al termine di questo a.a. (presumibilmente nella sessione estiva – giugno/luglio – 2016);

tutto ciò premesso, da considerare parte integrante e sostanziale della presente istanza, i sottoscritti qui in calce indicati, con la firma della presente, da valere quale attivazione delle istanze che possono essere prodotte alla P.A. quale categoria omogenea di interessi (c.d. “class action”) e da valere anche quale diffida ad adempiere all’ente interessato entro il termine di 90 giorni, trascorso il quale senza che si sia ancora provveduto o lo sia fatto in modo parziale, si può proporre ricorso all’autorità giurisdizionale (Decreto Legislativo 20 dicembre 2009, n. 198 pubblicato in Gazzetta Ufficiale 31 dicembre 2009, n. 303 che da attuazione alla Legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di efficienza della pubblica amministrazione, in quanto applicabile al caso di specie),

CHIEDONO E FANNO VOTI AFFINCHE’
– codesto Ministero voglia emettere disposizioni regolamentari e normative di propria competenza in modo da consentire ai sottoscritti – evidentemente pregiudicati dalle norme citate in premessa e violati nei propri diritti costituzionali di uguaglianza e parità di diritti con le altre categorie – la partecipazione, anche con riserva, al concorso previsto dall’art. 1 comma 114 della L. 107,
– tale allargamento dei partecipanti sia consentito agli attuali studenti tirocinanti per l’attuale classe a/77, che siano già in possesso di biennio specialistico in didattica dello strumento;
– la riserva sia sciolta, analogamente ad altri casi ricorrenti nel settore di competenza di codesto Ministero, al momento dell’acquisizione del titolo di abilitazione, consentendo l’assunzione solo a chi l’ha conseguita in modo definitivo;
– codesto Ministero autorizzi comunque, qualora le prove di concorso inizino prima della fine dell’a.a. tuttora in corso, i sottoscritti a prendervi parte alle condizioni di cui sopra.

I Docenti del TFA A077 del Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto (TV):
Andrea Andrian, Tommaso Antonucci, Anna Durante, Edvige Forlanelli, Giulia Lozza, Monika Minar, Giulia Rettore, Denis Toppan, Caterina Villari, Anna Zanella.
Per ogni comunicazione, si prega inviare una mail a: caterinavillari90@yahoo.it ovvero
una comunicazione cartacea al cartacea al seguente indirizzo: Caterina Villari, Via San Giacomo 2, 31033 Castelfranco Veneto (TV).

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Discriminazione ai danni degli abilitati del TFA ordinario per la classe di concorso A077

Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Prof.ssa Stefania Giannini

e p. c.

Al Sottosegretario del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca On. Davide Faraone

Al Capo Dipartimento Dott. Marco Mancini

Al Direttore Generale Dott.ssa Maria Maddalena Novelli

Al Presidente della Conferenza Nazionale Direttori dei Conservatori M.o Paolo Troncon

Oggetto: Discriminazione ai danni degli abilitati del TFA ordinario per la classe di concorso A077.

Gentile On. Prof.ssa Stefania Giannini,

intendiamo portare alla Sua cortese attenzione una grave discriminazione operata dal Decreto Direttoriale 680 del 6 luglio 2015 applicativo del Suo Decreto Ministeriale n. 326 del 3 giugno 2015, quando all’Art. 2 comma 3 il suddetto Decreto Direttoriale inserisce un comma che impedisce agli abilitati di classe A077, Strumento musicale nella Scuola secondaria di I grado, di essere graduati negli elenchi aggiuntivi delle graduatorie di Istituto di II fascia secondo la Tabella del DM 308/2015, come previsto dalla normativa vigente (DM 249/2010 e DM 326/2015).

Disattendendo l’Art. 1 comma 3 del Suo Decreto Ministeriale 326/2015, il suddetto Decreto Direttoriale discrimina, senza ragione, gli abilitati in A077, arrecando danno ad aspiranti docenti che hanno seguito un percorso formativo triennale selettivo e impegnativo (unico percorso ordinario attivato ai sensi del DM249/10, costituito da un biennio a indirizzo didattico e un anno di TFA) e che non vedono riconosciuto il loro diritto a un giusto punteggio ai sensi della normativa vigente.

Se si desidera premiare il merito e valorizzare i percorsi formativi, come Lei ha chiaramente indicato nel Suo Decreto Ministeriale 308/2015, è necessario rettificare il DD 680/2015.

La preghiamo di interessarsi personalmente di questo grave problema sorto all’interno del suo Ministero, per ragioni di corretta applicazione della legge per tutti i cittadini e, non ultimo, per dare un segnale chiaro che si intende veramente valorizzare il merito nella scuola italiana.

Confidando in positivo riscontro della nostra istanza e ringraziandoLa per la sua cortese attenzione, Le porgiamo distinti saluti

La segreteria del DDM-GO

Anna Maria Freschi, Stefano Lorenzetti, Roberto Neulichedl, Francesco Mario Possenti

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Didattica della musica: insieme verso il futuro

Negli anni ’60 sono stati attivati nei Conservatori di musica i primi corsi straordinari di Didattica della musica. Negli anni ’90 i Corsi straordinari sono stati trasformati in Scuole di Didattica della musica. Negli anni 2000 i corsi delle Scuole di didattica sono diventati abilitanti per l’insegnamento nelle scuole secondarie. Attualmente la normativa (decreto 249 del 10 settembre 2010) prevede l’attivazione di corsi biennali di II livello che danno accesso al TFA (Tirocinio Formativo Attivo), anche se le norme sembrano in continua evoluzione (cfr. in particolare quanto previsto dalla legge 107 del 13 luglio 2015).

Le Scuole di Didattica della musica dovrebbero comunque essere il motore trainante dei Dipartimenti di Didattica della musica, a cui afferiscono docenti e insegnamenti finalizzati alla specifica formazione dei futuri insegnanti nei vari gradi e ordini di scuola e nelle altre strutture formative (scuole di musica, cori, ecc.), e che hanno il compito di progettare e attivare corsi di I e di II livello, corsi di perfezionamento (o master) di I e di II livello, progetti di ricerca, corsi di specializzazione, attività di formazione permanente.
In questa fase di profondi cambiamenti e di contemporanee situazioni d’incertezza, è essenziale che tutte le persone che hanno a cuore sia la formazione musicale delle nuove generazioni sia lo sviluppo della cultura musicale come bene comune per una cittadinanza attiva, uniscano le energie, i pensieri, le azioni per migliorare il sistema formativo in primo luogo dei Conservatori di musica.
Questo blog, sollecitato anche dall’azione del DDM-GO (Docenti di Didattica della Musica – Gruppo Operativo), è stato attivato nel settembre 2012.
Tutti possono partecipare (docenti dei conservatori, educatori musicali, pedagogisti, persone interessate alla didattica e alla psicopedagogia della formazione musicale, …) avendo cura di far emergere quanto di positivo c’è o ci potrebbe essere in ciascuna Istituzione.

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Comunicato in merito all’avvio dei PAS A077 presso il Conservatorio di Napoli

È noto come il DDM-GO (Docenti di Didattica della Musica – Gruppo Operativo)  abbia preso posizione ripetutamente e in tutte le sedi istituzionali contro l’avvio dei PAS A077, ritenendolo un atto non giustificato dalla normativa vigente (si vedano i vari documenti: https://afamdidamus.altervista.org/).

Registriamo oggi che a tale originaria illegittimità si vanno sovrapponendo atti successivi che la rafforzano e ne ampliano la portata. È di pochi giorni fa la notizia che il Direttore Generale del’USR Campania Diego Bouché, con Decreto del 24 aprile 2014 Prot. AOODRCA 3078 /U, ha assegnato d’ufficio al Conservatorio di Napoli tutti i candidati ammessi alla frequenza dei PAS A077 nella regione Campania, ignorando la disponibilità dei Conservatori di Benevento, Avellino e Salerno di attivare i PAS entro maggio 2015, scadenza prevista dalla Nota Ministeriale del 30 gennaio u.s.

Tali decisioni, assunte da istituzioni dello Stato che avrebbero come compito quello di tutelare la correttezza delle procedure e la qualità dell’istruzione, non solo calpesta i più elementari principi dello stato di diritto, ma, forzando la mano sui tempi di attuazione e di conclusione dei predetti percorsi abilitanti speciali (due mesi per la frequenza di centinaia di ore da parte di più di cento candidati) evidenzia ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, l’assoluto disinteresse dei responsabili istituzionali e delle organizzazioni sindacali nei confronti della qualità della formazione degli insegnanti e, conseguentemente, nei confronti della qualità dell’insegnamento stesso.

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TFA ordinario per le classi A077 presso i Conservatori di musica

Vademecum per l’avvio dei corsi di TFA ordinario per le classi A077 presso i Conservatori di Musica.

Il DDM-GO – ravvisata l’urgenza di avviare tutte le procedure necessarie all’attivazione dei corsi di TFA ordinari nelle istituzioni AFAM riservati agli studenti che hanno concluso i bienni a indirizzo didattico previsti dalla 249/10 – ricorda gli adempimenti più impellenti  riguardanti anzitutto l’individuazione e l’assegnazione dei tutor coordinatori previsti dall’Art. 11 della 249/10, sulla base di quanto previsto dal Decreto 8 novembre 2011.

È necessario in tempi celeri:

– comunicare agli USR le sedi AFAM in cui saranno attivati i corsi di TFA ordinario;

– predisporre e comunicare, da parte degli USR, l’elenco telematico delle scuole disposte ad accogliere i tirocinanti di cui all’art. 12 del DM 249/10 (nel caso in cui tali elenchi non siano stati predisposti, prevedere nelle more un sistema di convenzioni fra le sedi AFAM e le scuole disposte ad accogliere i tirocinanti);

– chiedere al MIUR, come previsto dal DM 8 novembre 2011, n  (Art.1 comma 1), e in analogia a quello del 26 marzo 2013 n. 210,l’emanazione, entro il 31 maggio 2014, del Decreto con cui è stabilito per l’anno accademico 2014-2015 il contingente dei tutor coordinatori per la classe di concorso A077;

– procedere comunque (e contestualmente ai passaggi di cui sopra) all’emanazione dei bandi per la individuazione dei tutor coordinatori (DM 8 nov. 2011 GU n. 117 del 21.05.2012; Art. 2, c. 5 e relativo all. A) e, una volta espletati i concorsi, provvedere all’emanazione dei decreti di nomina degli stessi.

Al fine di una più puntuale informazione si rimanda agli specifici riferimenti normativi in calce e al’allegata scheda sintetica con gli stralci dal DM 249/2010 riferiti ai vari argomenti. (>>> scheda TFA ordinario – estratti DM 249 10-48-25-323)

Riferimenti normativi e link:

Esempi di provvedimenti applicativi a livello regionale (USR):

Pubblicato in Biennio e TFA | Commenti disabilitati su TFA ordinario per le classi A077 presso i Conservatori di musica

DM 8/2011- Documenti ministeriali, commenti, esperienze

DECRETI, NOTE MINISTERIALI, COMMENTI

Il decreto ministeriale 8 del 31 gennaio 2011 ha per oggetto «iniziative volte alla diffusione della cultura e della pratica musicale nella scuola, alla qualificazione dell’insegnamento musicale e alla formazione del personale ad esso destinato, con particolare riferimento alla scuola primaria» (Art. 1).  Testo del DM8/2011  

Commento a cura di Musicheria.net del 10 febbraio 2011: “TRA IL DIRE E IL FARE… Appunti e commenti concernenti il DM n. 8/2011 del Ministro Gelmini”.

Commento della FLCGIL  del 22 febbraio 2011: “Pratica musicale nella scuola primaria: emanato un apposito decreto. Procedure burocratiche, invasione di materie contrattuali, risorse limitate rischiano di azzerare le iniziative previste”.

Al decreto hanno fatto seguito altri documenti ministeriali e altri commenti:

– la Nota prot. AOODGPER n. 3899 del 5 maggio 2011 avente per oggetto: «Individuazione delle istituzioni scolastiche atte a costituirsi sedi di corsi di pratica musicale ai sensi del DM 8/2011». Nota 3899 del 5 maggio 2011

– la Nota prot. AOODGPER n. 5546 del 4 luglio 2011 avente per oggetto: «Corsi di formazione per docenti per la preparazione al ruolo di Direttori di Cori studenteschi». Nota 5546 del 4 luglio 2011

– la Nota prot. AOOODGPER n. 5575 del 5 luglio 2011 avente per oggetto: «Richiesta urgente di chiarimenti sulle istituzioni scolastiche prescelte come sedi di corsi di formazione musicale ai sensi del DM 8/2011». Nota 5575 del 5 luglio 2011

– la Nota prot. AOODGPER n. 6557 del 4 agosto 2011 avente per oggetto: «Utilizzazioni personale in esubero su iniziative volte alla diffusione della cultura e della pratica musicale nella scuola primaria».  Nota 6557 del 4 agosto 2011

Commento della FLCGIL del 25 agosto 2011: “Cultura e pratica musicale nella primaria: lo stato dell’arte. Incertezze normative e scarse risorse finanziarie caratterizzano l’avvio dei progetti”.

– la Nota prot. AOODGPER n. 7948 del 30 settembre 2011 avente per oggetto: «Utilizzazioni personale in esubero su iniziative volte alla diffusione della cultura e della pratica musicale nella scuola primaria – DM n. 8 del 31 gennaio 2011». Nota n. 7948 del 30 settembre 2011

– la Nota prot. AOODGPER n. 7949 del 30 settembre 2011 avente per oggetto: «Corsi di formazione per docenti per la preprazione al ruolo dei Direttori di Cori Studenteschi». Nota n. 7949 del 30 settembre 2011

– la Nota prot. AOODGPER n. 9854 del 30 novembre 2011 avente per oggetto: «Richiesta urgente di conferma candidature scuole e nominativi docenti individuati». Nota 9854 del 30 novembre 2011

– la Nota prot. AOODGPER n. 9855 del 30 novembre 2011 avente per oggetto: «Corsi di formazione per docenti – Direttori di cori studenteschi-nota AOODGPER 5546 del 4 luglio 2011 e successive». Progetto Millecori. Nota 9855 del 30 novembre 2011

– la Nota prot. AOODGPER n. 10576 del 20 dicembre 2011 avente per oggetto: «Corso di formazione per docenti A032 e A077 Progetto INNOVAMUSICA». Nota 10576 del 20 dicembre 2011

– la Nota prot. AOODGPER n. 2787 del 12 aprile 2012 avente per oggetto: «Indagine nazionale degli Istituti comprensivi e delle Scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale». Nota 2787 del 12 aprile 2012

– la Nota prot. AOODGPER n. 3017 del 20 aprile 2012 avente per oggetto: «Avviso di selezione pubblica mediante procedura comparativa per titoli finalizzata alla individuazione di tutor preposti alla formazione del personale docente per l’attuazione del D.M. n. 8 del 31 gennaio 2011». Nota 3017 del 20 aprile 2012

– Decreto 1585 del Dirigente Educandato Statale San Benedetto di Montagnana (PD): Bando per l’individuazione dei tutor

– la Nota prot. AOODGPER n. 3018 del 20 aprile 2012 avente per oggetto: «D.M. 8/11 – Corso di formazione per docenti di scuola primaria con titoli di cui al DM 8/11 e docenti di musica e strumento A032 e A077». Nota 3018 del 20 aprile 2012

Nota della FLCGIL dell’8 maggio 2012: “Pratica musicale nella primaria: la FLC CGIL chiede chiarezza sull’utilizzo delle risorse. Incontro al Miur sul Decreto Ministeriale 8/11”. Nella nota sono contenuti anche alcuni dati sui finanziamenti e numerosi link ai documenti ministeriali.

– la Nota prot. AOODGPER n. 7196 del 1 ottobre 2012 avente per oggetto: «Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale docente per l’anno scolastico 2012/13. Riapertura dei termini di presentazione delle domande di utilizzazione per la diffusione della cultura e della pratica musicale nella scuola primaria». Nota 7196 del 1 ottobre 2012

– la Nota prot. AOODGPER n. 7386 del 4 ottobre 2012 avente per oggetto: «Corsi di formazione per docenti – Progetto MILLECORI seconda edizione». Nota n. 7386 del 4 ottobre 2012

Nota critica della FLCGIL del 5 novembre 2012: “Pratica musicale nella primaria: il punto della situazione. Le iniziative a sostegno della musica nella scuola primaria oscurate dai comportamenti discutibili del MIUR”.

– la Nota prot. AOODGPER n. 10576 del 20 dicembre 2012, avente per oggetto: «Corso di formazione per docenti A032 e A077  Progetto INNOVAMUSICA». Nota 10576 del 20 dicembre 2011

– la Nota prot. AOODGPER n. 6066 del 18 giugno 2013, avente per oggetto: «Corso di formazione per docenti DM 8/11». Nota 6066 del 18 giugno 2013; Contenuti e materiali del corso

– la Nota prot. AOODGPER n. 7186 del 12 luglio 2013, avente per oggetto: «Corsi di formazione per docenti – Progetto laboratori DM n. 8/11». L’Allegato 1 contiene le indicazioni operative per i corsi. Nota 7186 del 12 luglio 2013;  Allegato 1 nota 7186

– la Nota prot. AOODGPER n. 7824 del 29 luglio 2013, avente per oggetto: «Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie del personale docente per l’anno scolastico 2013/14. Riapertura dei termini di presentazione delle domande di utilizzazione per la diffusione della cultura e della pratica musicale nella scuola primaria». Nota 7824 del 29 luglio 2013

– la Nota prot. AOODGPER n. 13684 del 19 dicembre 2013 avente per oggetto: «Corso di formazione per docenti di scuola primaria in possesso dei titoli di cui all’art. 2 del DM8/11 e docenti di musica e strumento A031, A032, A077 – Progetto “Laboratori DM8/11” (rif. Prot. AOODGPER n. 7186 del 12 luglio 2013)». L’allegato 1 contiene le tematiche del corso, l’allegato 2 contiene l’elenco dei Conservatori presso cui si svolgeranno i corsi. Nota 13684 del 19 dicembre 2013; Allegato n. 1; Allegato n. 2;

Commento di Mario Piatti su Musicheria.net del 6 gennaio 2014

– la Nota prot. AOODPIT n. 151 del 17 gennaio 2014 avente per oggetto: «Trasmissione linee guida al D.M.8/11 – Indicazioni operative».  Linee guida DM8 del 17 gennaio 2014; Art. 6 ter del CCNI sulle utilizzazioni (citato nelle linee guida)

– la Nota prot. AOODGPER n. 1200 del 13 febbraio 2014 avente per oggetto: «Seminario di formazione nazionale “Proposte e prospettive per l’attuazione del D:M: 8/11 destinato a Dirigenti MIUR delle Amministrazioni periferiche, referenti per la musica presso gli UU.SS.RR, Dirigenti scolastici, docenti di scuola primaria in possesso dei titoli di cui al D.M. 8/11 e docenti di musica e strumento di ogni ordine e grado. Roma 28, 29 marzo 2014 Convitto nazionale “Vittorio Emanuele II”. Iscrizioni». Nota 1200 del 13 febbraio 2014  Programma del seminario   Scheda iscrizione PDF  Scheda IscrizioneDOC

Su Musicheria.net una sintesi dei lavori del Seminario del 28-29 marzo.

I video delle relazioni tenute al seminario >>> QUI

INIZIATIVE

– Nota dell’USR Liguria , dell’USR Emila Romagna, dell’USR Piemonte: Orientamenti per l’attuazione del DM 8/2011 (Potenziamento della pratica musicale nella scuola primaria). Opportunità e riferimenti normativi. Candidature disponibilità scuole primarie per inserimento in elenco regionale DM 8/2011.

– Conservatorio di Bari a.a. 2013-1014: Corso di formazione per docenti di scuola primaria. Progetto: Musica elementare: l’Opera da… quattro note

– Conservatorio di Alessandria a.a. 2013-2014: Corsi di formazione per docenti. Progetto laboratori DM 8/11. Progetto: Il gioco delle parti

– Conservatorio di Latina a.a. 2013-2014: Laboratori didattici per la formazione di docenti di musica nella scuola primaria. Progetto: “Dormi, dormi world baby”. La ninna nanna come mediatore culturale

– Conservatorio di Bologna a.a. 2013-2014: Laboratorio permanente di invenzione e produzione musicale per la formazione docenti. LAPTIT Bologna

– Conservatorio di Frosinone a.a. 2013-2014: Corsi di formazione per l’insegnamento della musica pratica nella scuola primaria; Corso di formazione in Informatica musicale per la scuola.

– Attivazione di quattro corsi rivolti a docenti di scuola primaria nei Conservatori di Padova, Rovigo-Adria, Venezia e Vicenza. Nota USR Veneto 8 gennaio 2014

– Prgoetti di alcune scuole di Verona e provincia: >>> QUI

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PAS A077: le non risposte del sottosegretario Toccafondi al Senato

Fonte del resoconto di seduta: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=17&id=746903
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Atto n. 3-00619 (in Commissione)
Pubblicato il 14 gennaio 2014, nella seduta n. 164

FERRARA Elena , PUGLISI , MARTINI , PIGNEDOLI – Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. –

Premesso che:

– il sistema scolastico risente, da troppo tempo, della mancanza di pianificazione sul lungo periodo e di una scarsa capacità previsionale sull’uso delle risorse disponibili;

– non sussiste alcun raccordo tra la formazione iniziale dei docenti, l’abilitazione all’insegnamento e i sistemi di reclutamento, che andrebbe invece realizzato in un’ottica di sistema e in una prospettiva europea;

– la progressiva deregulation del settore e l’uso ricorrente delle sanatorie hanno penalizzato il merito e la qualità delle competenze acquisite, favorendo l’attività di servizio (spesso impropriamente scambiata per “tirocinio”) in luogo della formazione richiesta per l’esercizio di una professione socialmente e culturalmente complessa quale quella dell’insegnante;

considerato che:

– il decreto direttoriale 25 luglio 2013, n. 58, e la successiva nota del Ministero n. 45 del 22 novembre 2013 hanno previsto l’attivazione dei percorsi abilitanti speciali (PAS) anche con riferimento alle classi di concorso A077, sebbene tale ambito non fosse ricompreso nel decreto ministeriale 25 marzo 2013, n. 81, modificativo del decreto ministeriale n. 249 del 2010;

– è accaduto, così, che norme di rango inferiore abbiano disposto in violazione della normativa primaria vigente, la quale per quanto concerne le discipline musicali contempla le sole classi A031 e A032 e non la A077;

– presso i conservatori di musica, ove sono presenti i dipartimenti di Didattica, sono già stati attivati proprio per le classi A077 il primo e il secondo ciclo di biennio di cui al decreto ministeriale n. 249 del 2010, all’acquisizione di una specifica abilitazione per le classi A077;

ritenuto che su tali problematiche sono già state avanzate precise richieste di chiarimenti sia da parte dei docenti di Didattica sia da parte della conferenza dei direttori dei conservatori, senza che ad oggi siano state fornite risposte in grado di dirimere una questione che potrebbe recare un grave danno al sistema della formazione iniziale dei docenti e, nello specifico, a quegli studenti che, nel rispetto della legge, abbiano intrapreso il percorso formativo;

preso atto che l’avvio dei PAS risulta essere fortemente criticato e osteggiato in vasti settori delle università, alcuni dei quali, nell’esercizio della loro autonomia, rivendicano il diritto di rifiutarsi di procedere per determinate classi di concorso,

si chiede di conoscere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione e quali siano le sue valutazioni sull’attivazione dei PAS;

quale sia la sua valutazione in ordine all’estensione dei PAS alla classe di concorso A077 e quale conseguente iniziativa intenda intraprendere al fine di salvaguardare i percorsi formativi già intrapresi e di dirimere le divergenze in merito ad una corretta applicazione della legge.
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Risposta:
Legislatura 17ª – 7ª Commissione permanente – Resoconto sommario n. 68 del 11/02/2014

Il sottosegretario TOCCAFONDI risponde all’interrogazione n. 3-00619 della senatrice Elena Ferrara sui percorsi abilitanti speciali (PAS) per gli insegnanti di Didattica nei conservatori di musica, sottolineando che l’introduzione dei predetti percorsi, per quanto riguarda la classe A077 “strumento musicale”, è stata disposta sulla base delle previsioni del decreto ministeriale n. 81 del 25 marzo 2013, che ha modificato il regolamento n. 249 del 2010 sulla formazione iniziale degli insegnanti. Il comma 1-bis dell’articolo 15 di quest’ultimo regolamento, introdotto dal citato decreto n. 81, prevede infatti che siano istituiti e attivati, dagli atenei e dalle istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica, i percorsi formativi abilitanti speciali definiti nella tabella 11-bis allegata al medesimo decreto. Rileva comunque che tale tabella non pone alcuna limitazione alle classi di concorso per le quali possono essere attivati i PAS, che, pertanto, possono riguardare anche la classe A077.

Fa presente poi che i decreti direttoriali n. 58 del 2013 e n. 45 del 2013 hanno dato attuazione a quanto disposto dal citato decreto n. 81, stabilendo le modalità per l’articolazione dell’offerta formativa sul territorio. Chiarisce dunque che non è a questi decreti che deve essere ricondotta l’attivazione del PAS nella classe A077, bensì allo stesso decreto n. 81.

Per quanto riguarda la salvaguardia dei percorsi formativi già intrapresi, precisa che i PAS rappresentano un canale aggiuntivo per il conseguimento dell’abilitazione, specificamente destinato a quanti possano vantare un’esperienza di insegnamento almeno triennale. Tali percorsi si affiancano infatti ai tirocini formativi ordinari previsti dal regolamento sulla formazione iniziale, ivi compresi quelli per le discipline artistiche, musicali e coreutiche nella scuola secondaria, di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto n. 249. Evidenzia infine che detti tirocini formativi continuano a svolgersi regolarmente anche dopo l’introduzione dei PAS.

La senatrice Elena FERRARA (PD) ritiene che non si possa essere indulgenti sull’argomento e rimarca che il riferimento al decreto n. 81 era contenuto nelle premesse. Sottolinea poi che negli istituti di Alta formazione artistica, musicale e coreutica sono stati attivati corsi per formare personale competente, in vista di un bisogno crescente dei docenti nei prossimi anni. Lamenta tuttavia la previsione di continue “scappatoie” nella formazione, con il risultato che i docenti formati a seguito di tali corsi di didattica non avranno contezza di come si posizioneranno rispetto agli altri. Nel richiamare il disagio tanto dei docenti quanto degli studenti invoca una riflessione ulteriore e si dichiara insoddisfatta della risposta.

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PAS A077: le troppe risposte mancate

Comunicato DDM-GO

Nel rispondere all’interpellanza urgente presentata dai alcuni Deputati PD su “Problematiche riguardanti l’attivazione dei cosiddetti percorsi formativi abilitanti speciali – 2-00366” (http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0154&tipo=stenografico#sed0154.stenografico.tit00020.sub00070), nella seduta del 17 gennaio, tra le altre cose il sottosegretario Rossi Doria ha affermato :

“Quanto, infine, alla classe concorso A077 – «strumento musicale», giova ricordare che il decreto ministeriale n. 81 del 2013, che ha modificato il regolamento sulla formazione iniziale degli insegnanti, introducendo, appunto, i PAS, ha stabilito i requisiti per l’accesso a tali percorsi, senza porre alcuna limitazione di classi di concorso“.

Preme far notare che è vero il contrario, in quanto l’Art. 15 del Decreto 249/2010 (così come modificato dal DM 81/2013) stabilisce che:

Art. 15 – Norme transitorie e finali
1. Conseguono l’abilitazione per l’insegnamento […] coloro che alla data di entrata in vigore del presente regolamento sono in possesso dei requisiti previsti dal decreto del Ministro della pubblica istruzione 30 gennaio 1998, n. 39, e dal decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 9 febbraio 2005, n. 22 […].
1-bis.[ndr: istitutivo dei PAS]
1-ter. Ai percorsi di cui al comma 1-bis possono partecipare i docenti non di ruolo […] e in possesso dei requisiti previsti al comma 1 […].

Pertanto, i requisiti sono stabiliti dal comma 1, i cui riferimenti normativi alla leggi citate non contemplano la Classe A077 così come abbiamo avuto cura di evidenziare sin da subito e a più riprese (cfr: https://afamdidamus.altervista.org/nota-critica-sul-decreto-direttoriale-5813-avvio-percorsi-abilitanti-speciali/) e ponendo su ciò puntuali quesiti al MIUR. Quesiti rimasti a tutt’oggi inevasi e che pure la risposta del sottosegretario Rossi Doria, di fatto, non soddisfa.

Ribadiamo dunque l’urgenza che dal MIUR arrivi una chiara risposta scritta, con esplicitati i precisi riferimenti normativi che dovrebbero legittimare l’avvio dei PAS per le classi A077.
Ciò è tanto più urgente se si considera che i PAS sono stati introdotti per sanare una situazione in regime transitorio. Fase che però non ha interessato la citata classe A077, in quanto dal 2007 i percorsi ai fini abilitanti del previgente ordinamento non si sono mai interrotti, mentre ai sensi del nuovo regolamento 249/2010 (caso unico in Italia per tutte le classi di concorso) i nuovi percorsi  sono stati puntualmente attivati a regime già dallo scorso a.a. 2012/13.

Docenti di Didattica della Musica  – Gruppo Operativo

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